Nascosto tra le pieghe delle Alpi Apuane, in un angolo di Toscana ancora poco battuto dal turismo di massa, si trova un luogo che incanta per la sua semplicità e bellezza selvaggia: il Callare del Matanna. Un valico di crinale a quota 1.230 metri, incastonato tra il Monte Matanna e il Monte Nona, punto di passaggio tra la Versilia e la Garfagnana, ma anche punto d’arrivo per chi cerca pace, panorami mozzafiato e un contatto autentico con la montagna.
Il termine “callare” deriva dal dialetto locale e indica un valico o una sella montana. Il Callare del Matanna è una depressione naturale nel crinale apuano, che collega la zona di Stazzema con quella di Fociomboli e Pomezzana. È raggiungibile a piedi tramite vari sentieri CAI, tra cui il più noto è il sentiero 5, che parte nei pressi del Rifugio Alto Matanna.
Il punto di partenza più comodo è il Rifugio Alto Matanna, raggiungibile in auto da Stazzema o da Camaiore con una strada di montagna panoramica (ma in alcuni tratti sterrata). Dal rifugio, il sentiero si inoltra tra prati d’altura e boschetti di faggio, salendo dolcemente fino al crinale. In circa 45 minuti di cammino si raggiunge il Callare.
Per chi ama camminare di più, è possibile salire da Palagnana (sul versante garfagnino) o da Fociomboli, passando per antichi pascoli e faggete ombrose.
Una volta arrivati al Callare, lo spettacolo è garantito: il panorama si apre su due versanti, con la Versilia e il Mar Tirreno da un lato, e la Garfagnana e l’arco appenninico dall’altro. Nelle giornate limpide si può perfino scorgere la Corsica all’orizzonte.
Ma non è solo il panorama a colpire: è l’atmosfera. Qui il tempo sembra rallentare. In estate, le farfalle danzano tra i fiori di campo, mentre il vento porta il profumo delle erbe alpine. In autunno, i colori dei faggi incendiano il paesaggio. È un luogo perfetto per una sosta contemplativa o per un picnic con vista.
Il periodo migliore per visitare il Callare del Matanna è da maggio a ottobre, quando i sentieri sono sgombri dalla neve e il clima è favorevole. In estate può fare caldo, ma l’altitudine garantisce sempre un’aria fresca e piacevole.
Questa escursione è adatta a tutti, anche a famiglie con bambini abituati a camminare. Non ci sono tratti esposti o particolarmente difficili, ma come sempre in montagna è consigliabile avere scarpe da trekking, acqua e abbigliamento adeguato. Per gli escursionisti più esperti, il Callare è anche un ottimo punto di partenza per salire al Monte Matanna (1.317 m) o al più impegnativo Monte Nona, per chi cerca viste ancora più spettacolari.
Perché andarci? Perché è un luogo ancora autentico, lontano dalla folla. Perché camminare lì significa immergersi in una natura aspra e affascinante, fatta di silenzi, panorami e storie antiche. Perché il Callare del Matanna è uno di quei posti che ti restano nel cuore, anche dopo che sei tornato a valle.
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